31 Dicembre 2024
Ho sempre maggiori difficoltà a conciliare il mio orario di lavoro con le necessità di assistenza a mia moglie che è affetta da una patologia ingravescente che comporta gravi limitazioni. Ho già esaurito il congedo retribuito, uso i permessi ma non sono sufficienti. L’ultima possibilità che mi rimane è il ricorso al part-time. Dopo una prima interlocuzione il datore di lavoro non sembra disposta a concedermelo; sarei il primo caso in azienda. Per ora la richiesta è in sospeso in attesa di valutazioni. Nel frattempo però vorrei capire se ne ho diritto o meno.
In questo caso la concessione del part-time non è un diritto.
Attualmente è previsto solo un criterio di priorità nella trasformazione del contratto di lavoro dipendente da tempo pieno a tempo parziale (articolo 8, decreto legislativo 81/2015).
Fra l’altro la priorità nella trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale è contemplata solo in due casi.
Il primo nel caso di “patologie oncologiche o gravi patologie cronico-degenerative ingravescenti riguardanti il coniuge, i figli o i genitori del lavoratore o della lavoratrice, nonché nel caso in cui il lavoratore o la lavoratrice assista una persona convivente con totale e permanente inabilità lavorativa con connotazione di gravità (…), che abbia necessità di assistenza continua in quanto non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (…)”. L’opportunità è estesa alle unioni civili e alle convivenze di fatto.
Il secondo caso in cui viene concessa la priorità è per il lavoratore o la lavoratrice con figlio convivente di età non superiore a tredici anni o con figlio convivente con grave disabilità.
Priorità significa solo una precedenza, una valutazione di maggior favore, una precedenza nel caso vi sia una pluralità di richieste. Ma non significa un diritto soggettivo e certo al quale l’azienda o l’amministrazione debbano conformarsi.
Annotiamo per completezza che invece per i lavoratori del settore pubblico e privato affetti da patologie oncologiche nonché da gravi patologie cronico-degenerative ingravescenti, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, eventualmente anche a causa degli effetti invalidanti di terapie salvavita, non c’è solo priorità nella concessione del passaggio da lavoro a tempo pieno a lavoro a tempo parziale, ma esiste un vero e proprio diritto che è stato sancito dall’articolo 8 del decreto legislativo 81 del 2015.
- Ascolta il podcast (in collaborazione con Slash Radio)
a cura dell’Agenzia Iura (Carlo Giacobini)