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Storie di vita

Dalle soluzioni creative alle innovazioni legislative

La storia di un uomo in carrozzina che ripercorre gli impatti sulla sua vita dei cambiamenti prodotti dalle leggi sull’inclusione scolastica e l’abbattimento delle barriere architettoniche

Riccardo è una di quelle persone con disabilità che, a partire dagli ultimi trent’anni, hanno iniziato ad entrare nelle cosiddette stanze dei bottoni e che quindi, oggi, hanno la possibilità di contribuire direttamente ad una nuova cultura, che superi l’assistenzialismo e gli stereotipi.

Negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, fondamentale per lui è stata la famiglia, che ha letteralmente aperto le porte della propria casa, permettendo a Riccardo di farsi tanti amici, di giocare o di partecipare alle feste insieme ai coetanei. La sua capacità di apprendimento e una naturale dose di ironia hanno fatto il resto, tanto da fargli superare nel migliore dei modi i vari momenti critici vissuti nella scuola dei primi anni ’80, ancora impreparata ad affrontare le esigenze di un ragazzino con una seria disabilità fisica.
Una scuola, ad esempio, in cui nessuno aveva ancora l’autorizzazione legale ad accompagnarlo in bagno, cosicché le maestre potevano tranquillamente chiedergli a 9 o 10 anni di farsela addosso, ché tanto poi qualcuno lo avrebbe ripulito e cambiato.

Era una scuola in cui bisognava sempre far capire che una data maniglia doveva essere posta in un certo modo, perché ancora non c’erano le leggi ed era necessario inventarsi di volta in volta i sostegni in maniera artigianale.
Poi le leggi sono arrivate, hanno parlato di scuola per tutti e di abbattimento delle barriere. E così, se prima davanti a una scalinata ci si doveva fermare o si poteva procedere solo con tanta buona volontà, pian piano hanno iniziato ad arrivare le rampe e gli ascensori.
Certo, Riccardo sa bene che quelle leggi spesso restano lettera morta e molte volte ha dovuto addirittura litigare lui stesso, trovando il parcheggio riservato ai disabili occupato da chi non ne aveva diritto. Non ha, però, mai smesso di battagliare nella quotidianità, con fermezza e decisione, ma anche provando a spiegarli i diritti, facendo leva sul buon senso delle persone. Oppure appellandosi a quelle leggi che, anche se non sempre applicate, pur sempre esistono e possono portare ad esiti esemplari. Grandi passi avanti, insomma, nel giro di qualche decennio.

Dopo gli anni della scuola, Riccardo ha studiato molto: una laurea, alcuni master e un dottorato, prima di arrivare a ricoprire l’attuale ruolo in un ente pubblico, nel quale si occupa segnatamente di disabilità.
Consapevole di essere un punto di riferimento per tante altre persone con disabilità, mette in gioco nel proprio lavoro anche le sue esperienze. Ad esempio consigliando a tutti di intraprendere percorsi di autonomia personale che, come è capitato a lui, possono aprire a visioni di vita non necessariamente incentrate sulla propria disabilità. Non è un caso, tra l’altro, che la stragrande maggioranza dei suoi amici sia fatta di persone senza disabilità.
Crede anche fermamente che la creatività sia una componente fondamentale per affrontare i problemi e cercare di risolverli. In questo un grande maestro è stato il nonno materno, una mente matematica pura, che, in un’epoca ancora priva di maniglioni e carrozzine elettriche, aveva creato per il nipote geniali soluzioni fai-da-te, come una pedana rotante circolare, per i trasferimenti dalla carrozzina al letto e al bagno, o l’applicazione delle rotelle sotto le sedie della cucina, per consentirgli di passare nei posti più stretti.

Nel frattempo, però, Riccardo guarda anche alla naturalezza con cui spesso i bambini gli chiedono di fare un giro sulla sua carrozzina elettrica, quasi come fosse un gioco. Lo fa con la speranza che sia il loro atteggiamento gioioso a contagiare la società e non il contrario, perché in fondo - pensa - «la vita è anche questo, un grande gioco da vivere».
E mentre lo pensa, si sofferma a riflettere su suo figlio, che ancora non c’è, ma che sicuramente riuscirà a superare la sua stessa visione, sorprendendolo con nuove istanze e nuove soluzioni.

August 2017