Cani guida – trasporto aereo – patentino

3 Dicembre 2024

Vorrei tanto avere un cane guida e mi sto orientando per capire quale sia il percorso migliore per ottenerne uno. Fra i tanti dubbi uno me l’ha indotto un’amica cieca: “Se vuoi un cane prendilo solo da una scuola che sia federata all’IGDF. Se non ha il patentino IGDF te lo scordi di salire in aereo.” A me piace viaggiare e questo rischio non lo voglio correre. Come posso fare?

Purtroppo dobbiamo fare quotidianamente i conti con notizie e informazioni distorte e con la loro deleteria diffusione. Qualche volta si tratta anche di affermazioni che hanno un lontano fondo di verità ma che non hanno ragione di sussistere.
Partiamo da IGDF; è l’International Guide Dog Federation, un’organizzazione non governativa con sedi in alcuni Paesi. È una Federazione sicuramente importante per la diffusione di modalità di addestramento dei cani da assistenza e per il riconoscimento dei diritti di chi li usa. Ma questo non significa che detenga il monopolio nella definizione di standard o regole. In Italia un paio di scuole aderiscono a IGDF. Molte altre assicurano servizi senza aderire a quella organizzazione internazionale. Ci sono poi istruttori di cani guida che operano per proprio conto sia in Italia che all’estero.

Da dove nasce allora quella affermazione?
Alcune compagnie aeree, sempre meno per fortuna, nelle loro pagine informative, avvisano che i cani guida possono evitare di viaggiare in stiva solo se – citiamo testualmente – “sono addestrati da una organizzazione che è riconosciuta o affiliata alla International Guide Dog Federation (IGDF).”
A supporto della supposta perentorietà di questa regola, quelle compagnie aeree citano un atto dell’ECAC, l’European Civil Aviation Conference, cioè l’ente di regolazione europeo.
Richiamano per l’esattezza il DOC 30 (Part I Section 5 Facilitation of the transport of persons with reduced mobility, Edizione Giugno 2012).
Tuttavia nel maggio 2018 ECAC, nella sua 12esima edizione, ha rivisto profondamente quell’atto, non solo eliminando il riferimento all’IGDF e basando il riconoscimento sull’evidenza qualora non esista documentazione formale, ma estendendo l’eventuale ruolo dell’animale da assistenza anche al di là delle limitazioni sensoriali.
Un documento che merita di essere letto perché coniuga molto efficacemente spirito e principi della Convenzione ONU con necessità e soluzioni estremamente operative.
Alcune compagnie aeree restano ferme al 2012, ma la loro posizione è agevolmente contestabile.
Inoltre in nessun passaggio né il vigente regolamento europeo 1107 del 2006, né i regolamenti applicativi italiani, pongono quel limite.
Dunque se vuoi prendere un cane guida puoi sceglierlo indipendentemente dal fatto di poter contare sul cosiddetto patentino IGDF.
Buon viaggio a entrambi.

A cura dell’Agenzia Iura (Carlo Giacobini)